Dormire
hotel roma

Dormire Hotel Roma

“Mi ritaglio qualche secondo per fermare alcune sensazioni che mi piacerebbe manifestarti.
Sono molto combattuto sul celebrare apertamente (quindi con recensioni su internet) il soggiorno da te – il tutto rischierebbe di diventare per troppi a discapito della magia del posto – ma lo raccomanderò ad amici che sappiano apprezzare perchè la speranza è che tu possa trovare sempre + estimatori.

Sono convinto che non sia riscontrabile sulla Riviera delle Palme un hotel come il tuo… manca l’anima che voi sapete dare ad un luogo.

Alcune istantanee:

  • Il tavolo della tua famiglia all’ingresso del ristorante. Una garanzia della qualità del cibo che anche voi condividete, con tutti i vostri ospiti. Bellissimo messaggio, semplicità e condivisione.

Davvero come se fossimo tutti invitati a casa vostra (ma non si può fare ovviamente una tavolata unica!!).
• Il sorriso e la cortesia del tuo staff… qualcosa di extra-ordinario. Ricordo con piacere il sorriso dei ragazzi del ristorante – sempre disponibili, veloci, attenti – e delle signore ai piani.
• I dettagli nell’arredo. Con questo si firma la personalità di un luogo. E onestamente sono quelli che mi hanno fatto scegliere l’hotel oltre che la breve sintetica descrizione sul sito. E credo che siano tutti riconducibili a te, come se avessi arredato casa tua, ognuno con un ricordo, ognuno memoria di un attimo.
• Camilla – sempre stanca e sorniona – potrebbe diventare il “logo” dell’hotel. Già sponsor in un certo senso lo è, ad indizio del dolce far nulla: sta sull’ingresso a delimitare un luogo altro rispetto al fuori – qui dentro tutto è slow.
• “Mi sto rilassando” – l’ho preso dal pomello della porta della camera per portarlo a casa. Ora è appeso sulla porta di casa… l’effetto durerà ancora qualche giorno. Ma dal “non disturbare” al “mi sto rilassando” c’è in mezzo un mare di significati. Un suggerimento potrebbe essere “Rilassatevi (io lo sto già facendo…)” da appendere alla maniglia della stanza.
• La cucina – Il mio grande cruccio è non essere riuscito a conoscere la “regìa” e la regina della cucina, luogo nevralgico di ogni casa che vive e dell’hotel. Se fossi entrato, avrei chiesto di sequestrarmi e tenermi lì fino alla fine del soggiorno. Complimenti allo chef!
• La terrazza – l’ho vista nei giorni in cui era dismessa: peccato non essere riuscito a viverla.
• La spiaggia – spero rimanga sempre così: pochi ombrelloni e distanziati perchè al mare questo è il vero valore aggiunto.

Un’ultima considerazione: Grottammare è stata una scommessa dettata dalla curiosità… Si rafforza sempre più la mia convinzione che le sorprese più gradite siano sempre là dove pochi andrebbero a cercarle…
Complimenti a te.”

Antonio

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